La vendita di beni in ecommerce richiede l’apertura di una partita IVA in quanto considerata attività commerciale dall’Amministrazione Finanziaria.
Il commercio elettronico è regolato dal d.lgs. n. 114/98 che lo equipara alla vendita al dettaglio, stabilendone obblighi fiscali ed amministrativi.
Aderendo ai nostri servizi saremo noi a seguirvi durante tutte le fasi di apertura e registrazione dell’attività, sollevandovi da ogni questione burocratica.
Ecommerce: la partita Iva è obbligatoria?
Per vendere online tramite ecommerce è obbligatorio aprire una partita Iva nel caso in cui il lavoro sia svolto in modo continuativo, indipendentemente dall’ammontare dei compensi.
Questo è vero anche nel caso in cui la vendita avvenga tramite un marketplace come Amazon, con o senza le funzioni di FBA o dropshipping (ovvero utilizzando i servizi logistici dello marketplace stesso).
La partita Iva non è obbligatoria per la vendita online nel caso in cui i compensi di un intero anno solare non superino i 5.000 € e il servizio non sia stato erogato per più di 30 giorni allo stesso committente.
Aprire la partita Iva per la vendita online
Per aprire una partita Iva per le attività di ecommerce sono nessari i seguenti passaggi:
- Definizione dell’attività ed individuazione del codice ATECO corrispondente. Solitamente si usa il codice ATECO 47.91.10 che definisce il commercio al dettaglio di prodotti via web.
- Bisogna poi scegliere la forma giuridica (ditta individuale, SAS, SRL, ecc) ed il regime fiscale (ordinario o forfettario) per l’attività, dalla quale dipendono obblighi e benefici fiscali e legali.
Le prime decisioni sono fondamentali per il successo del vostro business, pertanto vi offriremo tutto il nostro supporto per effettuare le scelte più adeguato.
- Il primo adempimento formale sarà la presentazione al SUAP del Comune di residenza o della sede legale della società la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
- Infine si procede poi con l’iscrizione all’INPS e al Registro delle Imprese.
Ecommerce e fatturazione
Per i titolari di attività di ecommerce vige l’obbligo di tenere traccia delle transazioni avvenute, i corrispettivi giornalieri, e versare l’IVA secondo le scadenze stabilite.
Non è richiesta l’emissione di ricevute ma molti commercianti preferiscono emettere fattura elettronica visto l’obbligo di trasmissione dei corrispettivi al Fisco anche per ricavi al di sotto dei 400.000 €.
Commercio online e operazioni con l’estero
Le operazioni intracomunitarie sono quelle tra due soggetti residenti in Paesi diversi all’interno dell’Unione Europea.
L’Iva andrà assolta nel Paese di origine nel caso di consumatori privati, mentre andrà assolta nel paese di destinazione nel caso di operatori economici.
Nel caso in la vendita sia relativa ad un servizio la tassazione sarà applicata nel Paese in cui avviene l’operazione.
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